mercoledì 23 febbraio 2011

Corteo per Stefano Biondo

A un mese esatto dalla morte di Stefano Biondo, 21 anni, il ragazzo disabile trovato in fin di vita nella casa famiglia che lo ospitava, in circostanze ancora da accertare, venerdì prossimo alle 10:30, un folto gruppo di familiari e amici, lo ricorda riunendosi spontaneamente davanti alla sede dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Corso Gelone. Ucciso dall’ indifferenza dei “normali”E’, infatti, l’A.S.P. che a tutt’ oggi non ha saputo (o non ha voluto?) pronunciarsi nel merito della vicenda. Ma veniamo al caso. Stefano Biondo, un ragazzo disabile psichico, dopo una lunga degenza presso l’Ospedale Umberto I di Siracusa, il 24 gennai0 2011, sembrava avere trovato idonea ospitalità presso la casa famiglia Oasi della speranza, di Villaggio Miano. l' unica che aveva accettato il giovane che era stato ricoverato più di 2 anni e mezzo in psichiatria all' ospedale a Siracusa. Ma, a un giorno dal ricovero, una tremenda telefonata avvisava i familiari. La sorella subito accorsa nella casa famiglia lo trovava disteso bocconi, in fin di vita, o forse addirittura già morto, con ipolsi legati rudemente con un filo elettrico. A un mese dalla morte la famiglia chiede spiegazioni, con il cuore ferito dal dolore, non si capacita per un lutto reso ancora più triste dal silenzio che avvolge ancora tutta la vicenda. Gli amici e i conoscenti più vicini si stringono attorno alla famiglia, con un corteo silenzioso “ Giustizia per Stefano Biondo”che vale più di tante parole, che accusa in silenzio chi sa e non vuole parlare, chi dovrebbe agire e spera – forse - che il triste caso della morte di Stefano cada nell ’oblio.